Intervista ai Perfect View – Alla scoperta di “Family” e del concept album “Bushido”
I Perfect View hanno recentemente rilasciato il sesto capitolo del loro concept album intitolato “Bushido”. Il brano in questione, “Family”, ci trasporta in un viaggio emozionale attraverso il mondo del protagonista, un samurai lontano da casa e dagli affetti per ben cinque anni. In questa canzone, scopriremo l’importanza e il valore della famiglia per il nostro eroe, nonché la promessa tenace di un ritorno imminente. La musica del gruppo ci guida attraverso le profonde emozioni di questo samurai e il suo desiderio di riabbracciare i suoi cari, incanalando l’energia e la forza della cultura bushido in un affascinante ritratto sonoro. Scopriremo di più su questo brano e sulle ispirazioni dietro l’intero concept album “Bushido” direttamente dalla band stessa.
Ciao ragazzi, benvenuti su Fix On Magazine. Quando nascono i Perfect View?
La band nacque nel 2008 dall’idea del primo batterista, Luca Ferraresi, che chiamò Francesco “Joe” Cataldo ed il primo cantante per costituire il nucleo originario della band. L’idea di base era quella di scrivere brani che ricalcassero le loro principali influenze musicali. In breve tempo reclutarono un tastierista, Pier Mazzini ed un bassista, Cristian Guerzoni e con quella formazione venne registrato il primo album della band, “Hold Your Dreams”, che uscì nel 2010 su etichetta tedesca Avenue Of Allies. Dopo questo album ci fu il primo avvicendamento di Frank Paulis che entrò nella band. Nel 2014 uscì il secondo album, “Red Moon Rising”, sempre su etichetta Avenue Of Allies e, poco dopo, uscì anche la versione giapponese grazie all’etichetta giapponese Rubicon Music. Dopo questo album la formazione mutò ancora con un doppio cambio di lineup (cantante e tastierista, con l’ingresso di Marco Ciancio e Marco Tedeschi) e cambiò pure l’etichetta. Nel 2018 uscì il nostro terzo album, “Timeless”, per la label danese Lions Pride Music. Anche questo album ebbe la sua edizione giapponese uscita sempre su etichetta Rubicon Music. Altro cambio di lineup, ancora più importante, con nuovo batterista, Davide “Dave” Lugli, tastierista, Alberto Bettini, e cantante, Damiano Libianchi, ed eccoci arrivati al 2023 ed al nostro nuovo, quarto album “Bushido”del quale esiste anche l’edizione giapponese, e dal quale sono stati tratti i due singoli “Compassion” e “Family”.
Nel corso degli anni, avete attraversato diversi cambiamenti nella formazione. Come avete gestito queste transizioni e come hanno influenzato il vostro sound e la vostra dinamica come band?
Durante questi anni ci sono stati diversi cambi di lineup, e purtroppo quando c’è anche solo un cambiamento spesso crea grande sofferenza, perché dietro al musicista c’è anche l’uomo. In alcuni casi è stato più doloroso lasciar andare un membro della band, ma quello dei Perfect View è un progetto che va oltre il singolo musicista. Chi fa parte della band, essendo questa comunque una famiglia, si assume delle responsabilità nei confronti degli altri e del progetto stesso. Al giorno d’oggi non è più come il passato, dove le etichette discografiche si occupavano di tutti gli aspetti legati all’uscita di un disco, gran parte di quel lavoro adesso la deve fare la band. Seppur oggi i Perfect View godano del supporto di un’agenzia che ricoprono diversi aspetti, il lavoro da fare resta ancora tanto, quindi avere il focus ben chiaro sulla band è fondamentale. Nonostante i diversi cambi di formazione, l’identità della band non è mai stata snaturata, e i nuovi elementi si sono calati perfettamente nel mood della band, mantenendone l’impronta musicale. Nel corso degli anni c’è stato un graduale processo di crescita della band, ogni elemento ha portato influenze artistiche diverse che ci hanno permesso la realizzazione di un album dalle moltissime sfumature compositive: “Bushido”
Come descrivereste il vostro processo di scrittura e composizione? C’è un membro del gruppo che si occupa principalmente delle canzoni o è un lavoro di squadra?
Il nostro processo di scrittura e composizione lo possiamo definire “Old school”, e nascono in sala prova. Le canzoni nascono grazie al contributo di ogni membro della band. Il nostro punto di forza è la capacità di riuscire a unire le idee di tutti nella nostra musica, esaltando la personalità di ognuno di noi. Questo grazie al fatto che non c’è un’unica persona che compone, ma le nostre canzoni sono frutto di un lavoro di squadra in cui ognuno mette del suo così che ogni aspetto di ogni elemento viene valorizzato. I testi delle nostre canzoni invece sono scritti dal nostro chitarrista Francesco “Joe” Cataldo. L’idea del concept album è invece opera del bassista Frank Paulis, che si occupa anche degli Artwork.
Avete una lunga storia come band, con numerosi album pubblicati nel corso degli anni. Quali sono state le vostre fonti di ispirazione musicali nel creare la vostra musica, e come avete visto evolversi il vostro stile nel corso degli anni?
Il nostro genere musicale è AOR. Tra i vari gruppi che ci hanno ispirato ricordiamo in particolare i Journey, i Toto, i Queensryche e i Winger.
Nel corso degli anni, per forza di cose, i cambi di lineup hanno portato influenze diverse, e lungo il percorso il nostro genere si è miscelato con il Prog.
Oltre alla musica, avete altri interessi o passioni che condividete come band? C’è qualcosa che vi unisce al di fuori della vostra musica?
La musica è e rimarrà sempre il nostro cuore pulsante. E’ per tutti noi fonte di grande ispirazione e un mezzo per trasmettere emozioni. Con la formazione attuale c’è stata sin da subito grande sintonia sia dal punto di vista musicale che umano. Questo ha fatto sì che si creasse un buon feeling anche fuori dalla musica.
Qual è il messaggio o l’emozione principale che sperate di trasmettere attraverso la vostra musica?
La musica per noi è emozione. Quello che vorremmo tramettere, in particolare con il nostro ultimo album “Bushido” è non smettere mai credere nella realizzazione dei propri sogni. Attraverso la perseveranza e la dedizione i sogni si possono avverare.
“Family” è il sesto capitolo del vostro concept album “Bushido”. Il brano affronta il tema dell’importanza della famiglia per il protagonista. Potete raccontarci di più su questo pezzo e il suo significato all’interno del concept album?
“Family”, come tutti i brani composti dai Perfect View, è nato da un’idea musicale di un singolo elemento della band, che è stata poi sviluppata in sala prove con l’apporto degli altri membri del gruppo. Il brano, che è il sesto capitolo del nostro concept album, racconta di un momento di riflessione da parte del protagonista Koji, che specchiandosi nel corso di un ruscello, rivede i suoi affetti lasciati per intraprendere il viaggio, con la forte determinazione nel voler tornare dopo aver raggiunto il suo obiettivo. Così come “Compassion”, anche con “Family” abbiamo creato lo “Scenery video”, ovvero un clip caratterizzato da immagini che richiamano le tematiche narrate nella canzone.
Parliamo ora di “Bushido”. Come è nata l’idea di creare un concept album e come avete sviluppato la storia che lo accompagna?
“Bushido” è il nostro quarto album, ed è uscito ad aprile di quest’anno. La particolarità di questo ultimo lavoro è che si tratta di un concept album, una rock opera che narra una storia che si articola nell’arco di tutte e 12 le canzoni (13 nella edizione giapponese). Poco dopo l’uscita del penultimo album Frank propose un concept come successivo album. Decidemmo quindi di affrontare questa sfida. Frank aveva l’idea per una storia e ne sviluppò la trama. Francesco “Joe” Cataldo iniziò a pensare a come poter sviluppare la parte musicale. Per un concept album era importante trovare un tema portante, ricorrente, e soprattutto ci volevano canzoni che potessero esprimere adeguatamente ogni momento della storia. È stato sicuramente l’album più impegnativo dei precedenti dal punto di vista della realizzazione e della complessità, ma tutti noi della band siamo rimasti soddisfatti. È un lavoro che certamente, rispetto ad altri album,richiede più ascolti per poter cogliere le diverse sfumature e possibilmente va ascoltato per intero per calarsi all’interno della storia, e perchè essendo un concept, tutte le tracce sono collegate. Tra le complessità della realizzazione, va anche sottolineato che abbiamo dovuto affrontare un importante cambio di lineup. Accanto a Francesco “Joe” Cataldo e e Frank sono arrivati tre nuovi musicisti che si sono calati perfettamente in una realtà che aveva già una storia ed una direzione artistica precisa. L’integrazione avrebbe potuto nascondere qualche insidia, invece è stato tutto naturale ciascuno ha portato le sue sfumature stilistiche arricchendo il progetto.
Infine, cosa dobbiamo aspettarci dal futuro dei Perfect View? Ci sono progetti o obiettivi che desiderate condividere con i vostri fan?
Attualmente tutti i nostri sforzi e le nostre energie sono concentrate sul tour teatrale che partirà il 27 Ottobre dal teatro Michelangelo di Modena, nel quale porteremo dal vivo il nostro album “Bushido”. Sarà un concerto abbinato con narrazioni e immagini che ripercorreranno tutto il percorso descritto nell’album. Quella del teatro Michelangelo di Modena sarà la prima di una serie di date, ma per scoprirle rimate sintonizzati con le nostre pagine social!
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